Le 500 lire d’argento costituiscono un autentico simbolo della storia numismatica italiana, rimaste in circolazione per diversi decenni e oggi particolarmente apprezzate per il loro elevato valore collezionistico. Questo interesse comporta una costante ricerca di esemplari in condizioni impeccabili, che rispettino precisi criteri di conservazione. Ma quali sono i modelli più ambiti dai collezionisti?
Le lire in argento
La tradizione della lira d’argento affonda le sue radici in epoche lontane, influenzando il valore di molte monete emesse nel corso del tempo. Fin dalla proclamazione dell’Unità d’Italia, infatti, sono state coniate numerose monete in argento, in particolare nei tagli da 1, 2, 5 e 10 lire, durante il lungo periodo monarchico che si è protratto per circa ottant’anni.

La 500 lire d’argento rappresenta una delle prime monete di questo metallo – o meglio, di lega d’argento – emesse dopo la nascita della Repubblica Italiana. Si tratta di una coniazione di grande rilievo, poiché la 500 lire fu la prima moneta repubblicana in argento a essere realmente diffusa su larga scala.
Tra tutte, la più celebre è senza dubbio la “Caravelle”, ideata negli anni Cinquanta e prodotta fino al decennio successivo. Questo esemplare è divenuto iconico anche grazie a una particolare versione che ha acquisito fama e valore tra i collezionisti, tanto da essere spesso definita – seppur impropriamente – un errore di conio.
500 lire d’argento “Sbagliate”
La cosiddetta 500 lire Caravelle Sbagliate, nota anche come “Controvento”, rappresenta forse la moneta repubblicana italiana più celebre e ricercata tra quelle considerate rare. I collezionisti la menzionano spesso per la sua difficoltà di reperimento e per il valore che può raggiungere, soprattutto se conservata in condizioni eccellenti. Si tratta della versione di prova di questa emissione, prodotta in un numero molto limitato di esemplari rispetto a quelli destinati alla circolazione.

Il soprannome “sbagliata” o “controvento” deriva dalla particolare disposizione delle bandiere sulle vele delle tre caravelle raffigurate, ispirate alle navi di Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso il Nuovo Mondo. In questa versione, le bandiere sono orientate a sinistra, mentre le navi sembrano navigare verso destra, suggerendo un’andatura controvento.
Questa peculiarità fu notata poco prima dell’avvio della produzione di massa e venne corretta in vista della diffusione a partire dal 1958. Per questo motivo, la quasi totalità delle 500 lire Caravelle presenta le bandiere rivolte a destra, mentre gli esemplari con le bandiere “sbagliate” sono estremamente rari e, di conseguenza, molto più preziosi.
Valore
Le monete da 500 lire Caravelle con le bandiere orientate a destra, ovvero le versioni “normali”, hanno un valore relativamente contenuto, oscillando tra i 15 e i 30 euro anche se in condizioni perfette. Queste emissioni sono rimaste in circolazione fino al 1965, per poi essere sostituite da altre monete, e circa vent’anni dopo la 500 lire è stata riproposta nella celebre versione bimetallica.

La versione “sbagliata”, riconoscibile non solo per le vele orientate a sinistra ma anche per la scritta Prova su uno dei lati e per l’anno 1957, oggi può raggiungere quotazioni davvero elevate: si parte da circa 5.000 euro per un esemplare in buone condizioni, ma il valore può superare i 10.000 euro se la moneta viene battuta all’asta.
Proprio per queste ragioni, la 500 lire Caravelle Sbagliate è diventata una delle monete più ambite e apprezzate dai collezionisti. Spesso viene erroneamente definita come errore di conio, mentre in realtà si tratta di un errore grafico di concetto, non particolarmente grave, poiché le caravelle erano effettivamente in grado di navigare controvento, ovvero “di bolina” secondo il linguaggio marinaresco.
Le altre 500 lire d’argento
Oltre alle celebri Caravelle, esistono altre versioni di 500 lire in argento che meritano attenzione, sebbene siano altrettanto rare. Tra queste spicca la versione commemorativa con il profilo di Dante Alighieri, realizzata nel 1965 esclusivamente come moneta di prova, con una tiratura limitatissima a poche centinaia di esemplari riconosciuti.

Su un lato della moneta è raffigurato il volto di Dante Alighieri, mentre sull’altro compare una rappresentazione allegorica dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso, ispirata ai canti della Divina Commedia. Questa moneta è molto ricercata e il suo valore attuale varia dai 1.000 euro per un esemplare in buono stato, fino a oltre 2.000 euro se in condizioni Fior di Conio.
L’ultima emissione di 500 lire in argento fu dedicata, nel 1967, a Guglielmo Marconi, pioniere della comunicazione senza fili e figura di spicco nel campo della radio. Su questa moneta è raffigurato il profilo di Marconi, mentre sull’altro lato compare l’Italia attraversata dalle onde radio. Oggi il valore di questa emissione si aggira intorno ai 500 euro.