Pagamento con assegno vs. bonifico: ecco come scegliere il metodo più sicuro ed efficace

Assegno o bonifico: quale tra questi due strumenti di pagamento può essere considerato il più vantaggioso e, allo stesso tempo, il più sicuro? Si tratta di un interrogativo complesso, poiché i due metodi presentano caratteristiche molto differenti e, probabilmente, sono stati utilizzati in epoche storiche diverse, rispondendo a esigenze specifiche di ogni periodo.

Metodo di pagamento: che cosa dice la legge?

Prima di analizzare nel dettaglio le peculiarità di ciascun metodo, è importante chiarire cosa prevede la normativa in materia di pagamenti. Un punto fermo è che le parti coinvolte in un contratto hanno la facoltà di concordare preventivamente la modalità di pagamento che ritengono più opportuna. Stabilire in anticipo il metodo da utilizzare permette di evitare possibili incomprensioni o controversie future.

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La situazione è diversa per gli esercenti, i quali sono obbligati per legge ad accettare qualsiasi forma di pagamento elettronico. Tuttavia, è importante sottolineare che non è possibile rifiutare un pagamento in contanti, purché la valuta utilizzata sia quella legale dello Stato. L’uso del denaro contante tra privati è vietato esclusivamente per importi pari o superiori a 5.000 euro, salvo che il trasferimento avvenga tramite istituti bancari, postali o altri intermediari autorizzati. Oltre a questi aspetti, esistono ulteriori elementi da considerare nella scelta del metodo di pagamento più adatto.

per un importo pari o superiore a 5 mila euro. Salvo casi, in cui, per fare un trasferimento del genere, non ci si rivolga alle banche. Alle poste, o anche agli istituti di pagamento elettronici o di moneta. Ma, poi ci sono anche altre questioni che devono essere prese in considerazione.

Pagamento con bonifico: cosa sapere

Quando si opta per il bonifico bancario, è utile sapere che si tratta di un’operazione piuttosto semplice: il soggetto ordinante richiede alla propria banca di trasferire una determinata somma di denaro sul conto corrente del beneficiario. L’operazione viene avviata senza particolari complicazioni, a patto che sul conto siano presenti i fondi necessari.

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Generalmente, chi effettua il bonifico dispone di un conto corrente presso la banca da cui parte il trasferimento. Tuttavia, è possibile anche recarsi direttamente allo sportello e versare in contanti la somma da trasferire. Il bonifico può essere effettuato sia in filiale sia tramite i servizi di home banking online, offrendo così grande flessibilità.

Nel caso in cui il bonifico venga eseguito per errore, è possibile richiedere alla banca la restituzione dell’importo accreditato. Tuttavia, una volta che il bonifico è stato disposto, non è più possibile bloccarlo presso la banca ordinante. Il pagamento si considera perfezionato nel momento in cui la somma viene effettivamente accreditata sul conto del beneficiario.

Assegno bancario; come funziona?

L’assegno bancario è un titolo di credito attraverso il quale il titolare di un conto ordina alla propria banca di pagare, a vista, una determinata somma di denaro a favore di un terzo, prelevando l’importo direttamente dal proprio conto corrente. La possibilità di emettere un assegno presuppone che sul conto siano disponibili i fondi necessari.

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Se la provvista sul conto non è sufficiente, l’assegno può essere protestato e il creditore, ovvero la persona che deve ricevere il pagamento, può avviare direttamente una procedura di pignoramento nei confronti del debitore, senza dover prima ricorrere al giudice. Questa incertezza può indurre il creditore a rifiutare il pagamento tramite assegno.

Oggi, l’assegno bancario è una modalità di pagamento sempre meno diffusa, poiché gli strumenti elettronici stanno progressivamente prendendo il sopravvento. È inoltre importante ricordare che l’assegno non può essere trasferito se l’importo è pari o superiore a mille euro, una soglia significativa da tenere presente.

Quando preferire l’assegno e quando il bonifico?

In generale, l’assegno circolare viene preferito quando si devono trasferire somme di denaro particolarmente elevate, per le quali non è consentito l’uso del contante, ma si desidera comunque una forma di pagamento sicura. È spesso utilizzato, ad esempio, per l’acquisto di immobili, quote societarie o operazioni di particolare rilevanza economica.

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Il bonifico, invece, offre il vantaggio di lasciare sempre una traccia documentale del trasferimento, indipendentemente dall’importo. Ogni operazione è infatti soggetta a potenziali controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, e la presenza della causale non esclude la possibilità di verifiche. Si tratta di un aspetto che dipende anche dalle circostanze specifiche.

Un ulteriore punto di forza del bonifico è che elimina la necessità di richiedere una quietanza o una ricevuta, poiché ogni pagamento viene automaticamente registrato e rimane consultabile sia online sia negli archivi bancari. Anche in assenza di una ricevuta cartacea, la prova del pagamento resta sempre disponibile nello storico delle operazioni effettuate dal titolare del conto.

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