Il restauro dell' edicola Mariana
del campanile di S. Maria in Vivario
    

 

 

 

 

Ci furono forti polemiche dopo il restauro dell'edicola Mariana del campanile di S. Maria in Vivario, a P.zza Bambocci.
E subito preciso che  non voglio riaprire nessuna diatriba, ma solo esporre sinteticamente il  lavoro di restauro eseguito dal tecnico, anche con l'aiuto di foto da me rielaborate.

Volevo pure allegare la cartella con la valutazione tecnica dello stato di degrado del dipinto, ma dalle foto, si  intuisce chiaramente la gravità dello stato dell'edicola pur non essendo esperti .
Nella relazione comunque c'è una descrizione dettagliata sullo stato di forte degrado generale dell'opera (che  risale alla fine del  XVIII sec.)    Esso è dovuto da:   "una cospicua patina di polvere e sporco superficiale depositatesi nel tempo" e da una    "forte umidità interstiziale che si evidenzia sotto forma di sali ed agenti biodeteriogeni ".
La relazione si sofferma ancora sui vari problemi di distacco dell' intonaco , intonachino ed  arriccio;  "Anche lo strato pigmentoso risulta fortemente de coeso."
Si intravedono comunque sempre  dalle foto,  evidenti sul fondo, due figure sovrastanti, sulle quali sono poste altrettante corone metalliche di cui una più grande (Madonna?) e l'altra più piccola ( Bambino?) .
Anche questo punto è ben evidenziato sulla relazione tecnica. La cosa  ha portato alla riorganizzazione delle operazioni di recupero e restauro dell'opera. "Sono stati considerati sotto la sua duplice istanza estetica e storica", recita la relazione del tecnico che ha poi realizzato il  non facile lavoro di restauro,
"al fine di conservare l'opera nelle migliori condizioni di leggibilità ed autenticità" .
 
Sotto vediamo l'edicola  così come si presentava prima del restauro:

 

 Con l'aiuto di un programma per fotoritocco ho evidenziato con colori e contrasti diversi  per aiutare
l'occhio a vedere i particolari.
Cliccando sulle foto si dovrebbe aprire la foto ingrandita.
 

Visione ingrandita del dipinto nella parte centrale dove si intravedono i dipinti sovrapposti citati nella relazione tecnica


continuando dalla relazione :
"L' intervento dunque è finalizzato a restituire corpo e solidità all'opera nella sua struttura e a consolidare la pellicola pittorica" .
 
 


Una serie di particolari che mettono in evidenza l'operazione di consolidamento

 

 

"In una fase successiva si passerà al recupero della immagine con la rimozione di sporco e delle probabili ridipinture che la offuscano quasi interamente.
Infine , in relazione alle caratteristiche delle lacune riscontrate, verrà valutato il tipo di reintegrazione pittorica da eseguire.  Va precisato che al fine di appurare l'esistenza o meno di un dipinto sottostante, verranno eseguite indagini scientifiche quali ad es. fluorescenza ultravioletta e riprese fotografiche in Infrarosso."
 

 
 

 

 

 Questa foto è in orizzontale per togliere in parte la difficoltà dell'occhio nel  riconoscere  il viso della Madonna
 (nel  cerchio) parzialmente coperto dal
braccino del Bimbo. Sarà il  dipinto che verrà riportato alla luce. 

 

 

 Il lavoro terminato.



 
 

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"..I fedeli erano soliti radunarsi la sera davanti alla nicchia esterna del campanile,
raffigurante la Madonna con il Bambino a recitare o a cantare le litanie.."
da:
La presenza della Madonna nella Diocesi Tuscolana  Anno Mariano 1987-88

 

Curiosità
Maria Bisegni in Busco raccontava che un giorno un bambino molto piccolo era sfuggito dalle mani della mamma e stava cadendo dalla finestra dell'ultimo piano: all'invocazione angosciata della mamma
" Madonna del Vivario, salvalo!",
si è vista una donna raccoglierlo con il grembiule prima che raggiungesse terra, lasciandolo in un angolo incolume e poi scomparire.

 

 

 Si ringrazia l'infaticabile ed insostituibile maestra Pina,
 per la fiducia accordata e per il materiale fornito, anche fotografico,  messo a disposizione.